Ci sono voluti 56 anni per scoprire il nome del colpevole di un omicidio avvenuto nel ’68: il caso irrisolto non è più tale, cosa è successo?
Al genere crime sono dedicati milioni di contenuti multimediali e analogici e, tra questi, i casi irrisolti suscitano particolare interesse. Dai prodotti documentaristici (come Storie di sera su Rai 1 in cui si è parlato del caso Dirk Hamer) a quelli di finzione ispirati a fatti reali oppure del tutto inventati, i cold case (è questa l’espressione in inglese che definisce i casi irrisolti) sono seguitissimi da milioni di persone.
Ma per quale ragione? Se dovessimo fare un’ipotesi si potrebbe dire che in molti sperano che quei casi, prima o poi, vengano spiegati e risolti. E che magari i colpevoli siano finalmente puniti per le loro azioni. Non sempre ciò avviene e migliaia di casi finiscono per essere archiviati. In altri casi, invece, basta aspettare “solo” qualche decennio per arrivare a un punto di svolta.
L’ex moglie confessa: il marito ormai morto uccise un uomo nel 1968
Ciò è quanto è successo con il caso di un omicidio avvenuto nel 1968 negli Stati Uniti, risolto dopo ben 56 anni grazie alle confessioni dell’ex moglie del killer e di un amico di famiglia. La vittima, uccisa a 47 anni a Indian River, si chiamava Hiram “Ross” Grayam ed era un lattaio reduce della Seconda Guerra Mondiale. Un giorno Ross uscì per andare a lavorare e non tornò più a casa, fino a quando non fu ritrovato morto vicino al suo camioncino.
E in effetti il suo caso è rimasto irrisolto per ben 56 anni, fino a quando non si è scoperto il nome del colpevole, ormai anch’egli deceduto. Con la morte dell’assassino, infatti, alcune persone a lui vicine si sono decise a parlare, dichiarando che prima non avevano mai potuto fare nulla a causa della minaccia che l’uomo costituiva anche per le loro famiglie.
Le indagini non hanno mai portato a nulla
Sembra infatti che l’uomo, di nome Thomas J. Williams, avesse confessato ai due di aver ucciso Grayam. Eppure le 16 indagini avvenute fino al 1974 e poi la riapertura del caso nel 2016 non hanno portato a nulla. È stata invece necessaria la confessione dei due familiari di Williams per porre la parola fine sul caso.
A commentare la questione è intervenuto anche il figlio della vittima, Larry Grayam, che perse il padre a 16 anni. Per decenni il ragazzo ha vissuto senza sapere chi avesse ucciso suo padre e oggi ha dichiarato: “Quanto successo ha devastato la mia famiglia da ragazzino e mi ha portato a condurre una vita di pubblica sicurezza e a lavorare anche come fotoreporter“.