In attività sin dagli anni ’60, Gloria Gaynor è considerata una delle regine delle disco music degli anni ’70: scopriamo qualche curiosità.
Tutti la ricordano per la leggendaria “I Will Survive”, uno dei brani più famosi nella storia della musica, uno di quelli che ha segnato un’epoca e uno stile, la disco music anni ’70, contaminando pop e funk. Ma la carriera di Gloria Gaynor è lunga, proveniente dal gospel e dal jazz. Gloria inizia negli anni ’60 a registrare diversi singoli di natura soul.
Arriva alla pubblicazione del disco di debutto nel 1975, “Never can say goodbye”, e da questo momento realizza tantissimi album. La fortuna arriva nel 1978, con il sesto album, “Love Tracks”, contenente l’inno “I Will Survive”, un successo clamoroso in tutto il mondo, che consacra l’artista come una delle regine della disco music.
Qualche curiosità sulla vita e sulla carriera della cantante Gloria Gaynor
Timbro vocale unico, grande potenza, atteggiamento da star, Gloria Gaynor non passa certo inosservata. Sposa Lindwood Simon nel 1979, per poi divorziare nel 2005. La coppia non ha figli. Il divorzio dal marito la traumatizza, ma nonostante tutto, lei lo considera un atto liberatorio. Secondo quanto dichiara la Gaynor: “Ho detto ok, è finita, non gli importa nulla di me, ma lasciarlo è stato estremamente liberatorio”.
La cantante, all’epoca all’apice del successo, si affidata completamente a Simon, perché lo vede come compagno fedele, manager professionale, e anche un po’ padre. L’atteggiamento paterno di Simon, infatti, la fa sentire protetta, visto che, da ragazza, la cantante cresce sentendo la mancanza del padre, troppo impegnato con il lavoro.
La sua famiglia, infatti, non se passa bene, i genitori sono costretti a fare lunghissimi turni di lavoro, per una paga misera. Inoltre, all’epoca esistono le leggi razziali, i neri sono ghettizzati, non possono vivere serenamente. Comunque sia, la Gaynor cresce felice con la nonna, e nella sua biografia ricorda che “in casa nostra c’era sempre musica, non c’era un attimo in cui la radio non fosse accesa o il giradischi non suonasse vinili”.
La regina della disco music: Gloria Gaynor e un successo intramontabile
La famiglia ascolta jazz e gospel, inoltre, il papà di Gloria suona jazz in una band e nel weekend si esibisce nei night club della città. Nel 1978 “I Will Survive” la rende milionaria, trattandosi di uno dei singoli più venduti al mondo. Il brano è ballato in tutte le discoteche, ed è ancora oggi un evergreen, inoltre è stato adottato come inno per l’emancipazione femminile, tanto da essere sfoggiato anche tra la comunità LGBT.
Il testo parla di una donna lasciata dal proprio compagno, ma che, nonostante il dolore, è consapevole di sopravvivere solo con le sue forze. Nei primi anni ’80, il declino della disco music segna anche il declino commerciale della Gaynor, subito dopo l’enorme successo di un altro brano, “I am what i am”, altro elogio alla libertà.
Negli anni ’90 la cantante ritrova il successo, partecipando ad alcune serie televisive e mettendo in piedi uno spettacolo teatrale a Broadway. Qualche altro suo brano entra nelle classifiche mondiali. Nel 2005 è ammessa nella Dance Music Hall of Fame. Dopo il divorzio del 2005, Gloria rivela di essere disillusa: “Credo nell’amore, ma dubito ne troverò un altro in futuro, perché davvero non mi interessa più. Se succede, ok, ma sto bene così”.