Se compi un lungo viaggio in aereo, per i medici non ci sono dubbi. Devi farlo al massimo dopo due ore: in caso contrario rischi conseguenze.
I viaggi in aereo possono essere davvero stancanti, specie quando per raggiungere la nostra meta dobbiamo passare molte ore seduti in uno spazio ristretto. Se da una parte gli aerei moderni sono progettati per il comfort dei passeggeri, stare seduti per lungo tempo può essere fisicamente faticoso e causare della rigidità muscolare. Anche se le compagnie aeree fanno il loro meglio per fornire ogni tipo di comfort, bisogna dire che spesso lo spazio tra i vari sedili è limitato, specialmente se si viaggia con la classe economica.
Capirete quindi che trovare una posizione comoda in un viaggio in aereo è davvero difficile. Inoltre i viaggi in aereo possono comportare repentini fuso orario, specialmente quando si attraversano diverse zone orarie durante il volo. Questo potrebbe causare dei disturbi del sonno, affaticamento e sensazione di stanchezza dovuti al jet leg. Ovviamente anche la pressurizzazione dell’aria potrebbe causare secchezza delle mucose, disidratazione ed affaticamento. Adesso però arrivano dei consigli preziosi degli esperti.
Viaggi in aereo, per gli esperti devi farlo dopo due ore: cosa succede dopo una lunga tratta
Il sito GulfPhysio, specializzato in fisioterapia online, ha deciso di offrire dei preziosi consigli ai turisti sul come prevenire i vari rischi per la salute durante i lunghi voli. Mentre volare da una parte consente di raggiungere destinazioni lontane in poche ore, i voli a lungo raggio possono comportare seri rischi per la salute a causa dell’immobilità prolungata.
Kieran Sheridan, fisioterapista e co-fondatore di GulfPhysio, mette in guardia sul pericolo di rimanere immobili per lungo tempo, soprattutto in posizione seduta, durante i voli. Questo può aumentare il rischio di trombosi venosa profonda (TVP), una condizione grave che può portare a complicazioni come l’embolia polmonare. Per prevenire questi rischi è fondamentale mantenere una buona circolazione sanguigna durante il volo. Sheridan raccomanda vivamente di eseguire esercizi leggeri e di stretching durante il viaggio, specialmente per i muscoli del polpaccio, che possono essere particolarmente vulnerabili all’immobilità prolungata.
GulfPhysio consiglia inoltre ai passeggeri di esercitarsi prima e dopo il volo per preparare i muscoli e ridurre il rischio di TVP. Anche durante i momenti di attesa in aeroporto o in hotel, è possibile eseguire semplici esercizi di stretching per mantenere la flessibilità muscolare e favorire la circolazione. Questi piccoli esercizi di stretching dovranno essere eseguiti anche durante il volo. Resta importante anche muoversi il più possibile durante il volo.
Anche una breve passeggiata lungo i corridoi dell’aereo può contribuire a mantenere attiva la circolazione. Infine sempre Sheridan sottolinea l’importanza di mamntenere un’adeguata idratazione durante il volo. La bassa umidità dell’aria in cabina può causare disidratazione, che a sua volta può aumentare il rischio di crampi muscolari e altri fastidi durante il viaggio.