Vi ricordate di Ascanio Pacelli del Grande Fratello? Era amatissimo da tutti, oggi ha fatto una scelta importante per la vita privata.
Durante la sua partecipazione alla quarta edizione del Grande Fratello, fece molto discutere soprattutto per la sua clamorosa eliminazione a tre settimane dalla finale: lui è Ascanio Pacelli, classe 1973 e di origini nobili, oltre che pronipote di Eugenio Pacelli, ovvero Papa Pio XII. Quell’edizione del reality show viene ricordata anche per la love story tra lui e Katia Pedrotti, figlia di un imprenditore minerario.
Ma forse vi ricorderete anche degli altri protagonisti di quel reality e se ve ne siete scordati, vi rinfreschiamo noi le idee, avendovene parlato in un precedente articolo sul tema. Ma torniamo al nostro Ascanio, anzi a lui e alla sua vita privata: l’ex gieffino alla fine non solo ha sposato Miss Katia, ma i due hanno anche dei figli bellissimi, anche cresciutelli oramai, ovvero Matilda, nata nel 2007, e Tancredi, nato nel 2013.
Cosa fa Ascanio Pacelli 20 anni dopo il Grande Fratello
Ex giocatore di golf, con una discreta carriera alle spalle, Ascanio Pacelli ha anche partecipato a tornei nazionali ed internazionali dello European Challenge tour: oggi si occupa di questo sport ma nelle vesti di conduttore di trasmissioni tematiche e opinionista. Grande fama e successo sono comunque derivati dal Grande Fratello, tanto che ha iniziato subito dopo ad avere dei ruoli sul piccolo schermo.
Nello specifico, ha condotto il programma Real Fighters su Italia 1 e Il mio migliore amico su Retequattro. Dal novembre 2005 è anche conduttore radiofonico per Radio LatteMiele. Ha giocato con la nazionale di protagonisti della televisione italiana ed è stato inviato fisso per Il treno dei desideri su Raiuno. In generale, è riuscito a variare sul tema, passando dalla fiction sul piccolo schermo al teatro.
Attualmente, collabora con Tele Radio Stereo 2 e al di là delle ospitate televisive, è davvero da tanto che non lo rivediamo sul piccolo schermo. Al cinema, invece, appare nel cast di un solo film, ossia la pellicola Non escludo il ritorno, per la regia di Stefano Calvagna. Il film è dedicato agli ultimi anni di vita di Franco Califano e il titolo è ispirato al brano omonimo scritto dal Califfo insieme a Federico Zampaglione.