Vite al Limite è sicuramente uno dei programmi più seguiti in televisione: non per tutti c’è stato un epilogo felice. Loro non ci sono più..
Vite al Limite è uno dei programmi più interessanti della televisione: in questo reality, il dottor Younan Nowzaradan (qui il suo profilo IG) prende in cura pazienti particolarmente obesi che superano i 200 kg di peso corporeo. Le storie dei protagonisti sono sempre drammatiche e fanno piangere i telespettatori. Il successo dello show è notevole: “My 600 – Lb Life” (questo il vero nome della trasmissione) viene tradotto e doppiato in ogni angolo del pianeta.
Il percorso dei “concorrenti” è alquanto scioccante: dopo diete ferree e percorsi alimentari devastanti, se i pazienti hanno raggiunto gli obiettivi possono sottoporsi all’intervento di bypass gastrico. In una puntata viene raccontato tutto il percorso di un singolo protagonista: nonostante ciò, in molti hanno avanzato critiche verso il programma con il medico iraniano. Non tutte le storie hanno avuto infatti un lieto fine: purtroppo loro non ci sono più..
La tragedia di Vite al Limite: loro non ci sono più, storie agghiaccianti
I protagonisti di “Vite al Limite” seguono percorsi durissimi per raggiungere obiettivi importanti: in molti riescono a raggiungere la meta e a trasformare non soltanto il loro corpo, ma proprio le loro vite. Non per tutti c’è stato un lieto fine: alcuni concorrenti, dopo la messa in onda delle loro puntate, hanno perso la vita. Due di loro, Rob Buchel e Kelly Mason, hanno perso la vita addirittura durante le riprese. Henry Foots prese parte alla prima stagione di My 600 – Lb Life nel 2012: è stata la prima star del programma a perdere la vita. L’uomo riuscì a riprendere in mano la sua vita e a tornare a lavoro (era autista): nonostante ciò, nel 2013 è morto e le cause non sono state rese pubbliche. Sean Milliken, invece, morì a 29 anni a causa di un arresto cardiaco derivato da un’infezione.
La storia di Kelly Mason è quella più nota: la donna morì nel sonno a 42 anni: il suo cuore non ha retto gli sforzi legati al troppo peso. James LB Bonner, invece, decise di suicidarsi dopo aver preso parte allo show: dopo la sua morte, in molti hanno avanzato feroci critiche a Nowzaradan, reo di non prestare aiuti psicologici ai suoi pazienti. Lisa Fleming, infine, fu allontanata da Now perché non riusciva a perdere peso. La protagonista, dopo alcuni giorni pesanti, ricadeva nuovamente nelle sue dipendenze del cibo. Il medico iraniano aveva avvisato la sua paziente dei possibili rischi, compresi quelli di morte prematura: e la 50enne ha perso la vita proprio dopo alcune settimane dall’allontanamento dalla clinica di Houston.