Nega l’Olocausto: pesanti accuse da tantissime persone alla creatrice di Harry Potter, J.K Rowling finisce di nuovo nel mirino
J K Rowling è, senza ombra di dubbio, una delle donne più famose del mondo. La conosciamo tutti per aver scritto la saga Harry Potter, che oramai da quasi trent’anni, fa sognare sia grandi che piccini. A pensare che non avrebbe mai potuto immaginare un successo del genere, ma soprattutto di diventare una delle donne più ricche e conosciute del mondo. Ho sempre sognato di fare la scrittrice fin da quando era piccina, questa è stata una passione che le ha trasmesso sua madre. Suo padre continuava a ripeterle che scrivendo non avrebbe pagato le bollette, E in effetti dopo la laurea si ritrovò a capire che la scrittura di certo non l’avrebbe portata lontano. Fece davvero del suo meglio per riuscire perlomeno a lavorare, ma dopo la fine del suo matrimonio, si ritrovò da sola con una bambina piccola da crescere e con pochi spiccioli nella tasca.
Durante questo periodo così tanto complicato, continua a scrivere questa storia che nel corso degli anni la stava appassionando sempre di più, e quando decise di condividere questo suo segreto con la sorella, quest’ultima la incoraggiò a far conoscere questa storia perché le sembrava davvero incredibile. Così, tentativo dopo tentativo, riuscì a far arrivare il suo libro ad una casa editrice davvero molto importante, e con il passare dei giorni, e poi delle settimane, e poi dei mesi, Harry Potter divenne un vero e proprio mito per tutti i bambini e non solo.
Olocausto E J K Rowling: accuse pesanti alla scrittrice di Harry Potter
Insomma, nel corso degli anni la Rowling è riuscita a diventare davvero un amico come il suo piccolo maghetto, purtroppo per lei, però, questa reputazione è stata destinata a durare poi così tanto, dal momento in cui un po’ di sue esternazioni hanno fatto sì che si mettesse contro tantissime persone. Ad esempio la comunità LGBTQ+ non ha alcuna intenzione di perdonarla dopo alcune sue frasi dette in passato transfobiche che hanno scatenato davvero numerose polemiche. E non è finita qua. Infatti di recente la Rowling è stata accusata di negazionismo dell’Olocausto ai danni delle persone transgender. Insomma, una cosa piuttosto azzardata.
Il 13 marzo la Rowling su X ha risposto ad un account che citava il rogo nazista dei libri sulle persone transgender, domandandole perché supportasse l’ideologia transfobica dopo aver appreso informazioni. La Rowling ha messo in dubbio quanto scritto. “Io semplicemente… cosa? Come hai fatto a scrivere tutto questo e a premere invio senza pensare ‘Forse dovrei controllare la mia fonte, perché potrebbe essere stato un sogno febbrile’?”. Ovviamente, con queste parole è finita subito nella bufera.
Alejandra Caraballo, istruttrice clinica presso la Harvard CyberLaw Clinic, ha deciso di risponderle e di accusarla così apertamente di negazionismo dell’Olocausto e ha deciso di riportare le molteplici fonti sulle persone trans che sono finite nel mirino durante l’Olocausto.
Nonostante la Rowling non abbia negato l’esistenza dell’Olocausto, è stata accusata di aver dubitato della persecuzione delle persone trans sotto il regime nazista, che è una cosa che è stata documentata in passato.
J.K Rowling, sui social esplode una nuova polemica “transfobica” da parte della scrittrice di Harry Potter
Le persone trans venivano etichettate come “vite indegne di vivere” e furono detransizionate con la forza, mandate nei campi di concentramento e poi assassinate nella Germania nazista. L’Associazione studentesca tedesca nazista diede addirittura fuoco all’Istituto per la ricerca sessuale, si trattava di un luogo di ricerca fondato dal sessuologo ebreo Magnus Hirschfield che dava assistenza sotto forma di cambi di nome e “certificati da travestito”. Le ricerche e i libri dell’istituto furono immediatamente bruciati, dando fuoco così a decenni di ricerca sull’identità di genere.
La famosa scrittrice ha risposto a tutte queste accuse affermando che “Nessuno dei tuoi articoli supporta la tesi secondo cui le persone trans furono le prime vittime dei nazisti o che tutta la ricerca sull’assistenza sanitaria trans fu bruciata nella Germania degli anni ’30. Ti stai impegnando a mentire, Alejandra”.
“So che leggere è difficile, ma chi ha mai detto che le persone trans furono le prime vittime o che hanno bruciato tutti i libri?”, ha continuato l’istruttrice. “Le persone trans furono prese di mira e l’Hirschfeld’s Sex Institute fu saccheggiato dai nazisti e il suo contenuto bruciato il 6 maggio 1933. Questi sono fatti”.
Questa guerra “transfobica” da parte della Rowling va avanti praticamente dal 2019, quando decise di difendere l’attivista transfobica Maya Forstater. Nel 2020 poi la nota autrice ha firmato un editoriale in cui si parlava di persone che hanno le mestruazioni per fare distinzione tra le donne cisgender e quelle transgender. In seguito ha fatto davvero di tutto per sottolineare il suo pensiero in merito. Nel 2023 poi in una sedie di podcast ha deciso di mettere in chiaro che la sua intenzione non è mai stata quella di turbare qualcuno con le sue intenzioni e che si è sentita davvero fraintesa.