Valeria Pandolfo è morta a maggio 2021: da allora, tanti sono stati i sospetti su Marcus Pota, il convivente, ma cosa sappiamo di questo decesso finora?
Un caso che ha fatto molto discutere è quello di Valeria Pandolfo, morta a maggio 2021: per capire bene la sua storia, dobbiamo partire da qualche tempo prima e dalla personalità della donna. La giovane, una donna di 40 anni proveniente da Siracusa, era attiva sui social media, dove condivideva la sua vita quotidiana e interagiva con i suoi follower. Proprio sui social aveva incontrato Marcus Pota, residente nel casertano.
La loro relazione era diventata sempre più intensa, ma la mamma di lei era preoccupata per la sua salute mentale e aveva denunciato l’uomo a causa di alcune foto compromettenti della figlia che circolavano online. Fatto sta che la giovane donna, nonostante l’opposizione della madre, aveva deciso di trasferirsi dal compagno, a Prata Sannita, nel 2020.
Come e quando è morta Valeria Pandolfo: un caso che lascia molti dubbi
Da quel momento in poi, come ricostruito dalla mamma della ragazza, ospite anche della trasmissione Chi l’ha visto?, i contatti tra lei e la figlia erano diventati sporadici, mentre Valeria Pandolfo e Marcus Pota continuavano a essere attivi sui social media e sui gruppi di chat. Fino al 17 maggio 2021, quando la giovane donna viene trovata morta nella casa del suo fidanzato a Prata Sannita, in provincia di Caserta.
La versione di Marcus Pota è che la fidanzata si sarebbe sentita male quella mattina e che i soccorsi non hanno potuto far altro che constatarne il decesso a causa di un arresto cardiocircolatorio. Mirella Abela, la mamma della Pandolfo, non riesce a credere a questa ricostruzione dei fatti. Ma cosa sostiene Marcus Pota rispetto a quanto avvenuto la mattina della morte?
L’uomo sostiene che la fidanzata si sarebbe sentita male alle sette del mattino e ha chiamato i soccorsi, ma quando sono arrivati, hanno trovato che era già deceduta. La causa della morte, secondo l’autopsia, sarebbe un’aritmia cardiaca maligna. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha proposto l’archiviazione del caso nel 2022, classificandolo come istigazione al suicidio da parte di ignoti, richiesta accolta dal gip.
Tutti i dubbi della famiglia di Valeria Pandolfo su Marcus Pota
Successivamente, si è appreso che Marcus Pota avrebbe mostrato il corpo di Valeria Pandolfo in un videochiamata su WhatsApp, dal quale sono state estratte foto che mostravano le macchie ipostatiche sul suo corpo. La versione dei fatti dei familiari della donna, e in particolare della combattiva madre, sarebbe che sia stato lo stesso Marcus Pota a uccidere la sua fidanzata.
Nel corso di una recente puntata di ‘Chi l’ha visto?’, una testimone ha parlato di maltrattamenti, mentre secondo Mirella Abela, anche lo stesso orario della morte della figlia sarebbe sbagliato. Ci sarebbe poi una conversazione in chat in cui addirittura Marcus Pota avrebbe confessato di aver ucciso lui la fidanzata, avvelenandola con veleno per topi, circostanza che però non viene confermata da nessun atto d’indagine.
Mirella Abela sostiene anche che sua figlia, dopo due mesi di convivenza con l’uomo nel casertano, sarebbe voluta tornare a casa, ma non solo. Dopo la morte della donna, che percepiva il reddito di cittadinanza, qualcuno avrebbe in due occasioni utilizzato la carta di Valeria Pandolfo per fare degli acquisti e non è stato mai possibile accertare chi.
Il nuovo processo contro Marcus Pota
Nel frattempo, nelle scorse settimane, si è aperto un nuovo processo nei confronti di Marcus Pota: l’accusa è di atti persecutori nei confronti di Mirella Abela. In base alle accuse mosse dalla Procura, la madre di Valeria Pandolfo sarebbe stata vittima di stalking e minacce di morte da parte di Marcus Pota, e questo le avrebbe causanto grave ansia e modificando le sue abitudini di vita.
Marcus Pota avrebbe insultato e minacciato Mirella attraverso messaggi denigratori e sessuali, istigando anche altri a farlo. Sempre stando alle accuse, l’uomo messo foto e numero di telefono della madre della sua ex convivente su chat a sfondo sessuale. Oltre alla mamma di Valeria Pandolfo, nel mirino di Marcus Pota sarebbe finita anche l’altra figlia della donna.