A 12 anni esatti dalla morte tragica di Piermario Morosini, un altro calciatore muore sui campi di calcio dopo un malore.
Sono passati 12 anni esatti da quando il 14 aprile 2012, perse la vita Piermario Morosini: il centrocampista del Livorno ebbe un infarto in campo a Pescara, durante una trasferta valida per la quattordicesima giornata del campionato di Serie B. Quella morte ha scosso il mondo del calcio, contribuendo a fare una maggiore opera di sensibilizzazione perché quanto accaduto non avvenisse mai più.
Eppure nella giornata di ieri, su uno stadio di periferia, uno dei tanti in cui la domenica si giocano partite di serie minori, si è consumata una nuova, gravissima tragedia. A farne le spese, un ragazzo di soli 26 anni, cresciuto nelle giovanili dell’Empoli, e che tra Primavera e squadre in cui aveva militato, aveva collezionato ben 200 partite tra le varie serie minori.
La morte di Mattia Giani torna a sconvolgere il mondo del calcio italiano
Mentre infatti la Roma rassicurava sulle condizioni di Evan Ndicka, il cui malore ha portato alla sospensione del match contro l’Udinese, il mondo del calcio, soprattutto toscano, viveva con molta preoccupazione quanto accaduto su un campo di Eccellenza. Dopo essere stato ricoverato in gravi condizioni, infatti, Mattia Giani, un calciatore di 26 anni del Castelfiorentino United, è morto.
Il giovane era collassato durante una partita di campionato di Eccellenza tra la sua squadra e il Lanciotto Campi allo stadio comunale di Campi Bisenzio, vicino a Firenze. Nella mattinata del 15 aprile, il sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni, ha annunciato sul suo profilo Facebook che Mattia Giani non ce l’aveva fatta. Il drammatico malore si è consumato dopo appena 14 minuti dall’inizio del match.
Il ragazzo, dopo il malore, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Careggi di Firenze, dove appunto è successivamente deceduto. I soccorsi, col tentativo di praticargli un massaggio cardiaco, sono stati repentini, ma nulla hanno potuto e il ragazzo è venuto tragicamente a mancare dopo qualche ora dal ricovero. A bordo campo, non c’era un’ambulanza pronta a soccorrere il giovane calciatore.
Giani, originario di Ponte a Egola, era cresciuto nel settore giovanile dell’Empoli e aveva giocato anche per la Primavera del Pisa. Successivamente, aveva militato in tante squadre toscane, come Cascina, Real Forte Querceta, Tuttocuoio, Grosseto e Ponsacco, ma aveva giocato anche fuori dai confini regionali, a Savona. Grande dolore e sconcerto, per i familiari, la fidanzata, amici, conoscenti e compagni di squadra.
La morte di Giani, peraltro, ha profondamente colpito anche Gianluca Mancini, il centrale della Roma che ieri avrebbe dovuto sostituire Ndicka, se mai la partita fosse ripresa. Tra i due, infatti, c’era un legame forte: il ragazzo morto dopo il malore sul campo di Eccellenza era infatti il cognato della sorella del calciatore della Roma e a lui Mancini, così come la moglie Elisa Baggiani, hanno dedicato parole commosse.